Il grande incendio by Jonathan Israel

Il grande incendio by Jonathan Israel

autore:Jonathan Israel [Israel, Jonathan]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858429723
editore: Einaudi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


16. Toussaint Louverture (1743-1803) ritratto in una litografia francese del 1802.

Per complicare ulteriormente la questione, dal giugno del 1793 circolavano voci nei Caraibi (e negli Stati Uniti) che i montagnardi, i nuovi padroni a Parigi, avevano completamente ripudiato Sonthonax e Polverel, le loro azioni, le loro politiche e la loro autorità. (Furono richiamati in Francia nel giugno del 1794 per affrontare il processo ma arrivarono dopo il Termidoro e furono rilasciati poco dopo). I giacobini, vittoriosi, dopo aver rovesciato i loro oppositori all’interno della rivoluzione, non esitarono ad annullare l’editto dei commissari girondini e a contrastare le loro politiche. In base alla «legge naturale», affermava qualche rappresentante dei montagnardi, l’abolizione della schiavitú nera non era davvero un obiettivo «patriottico»26. Il «patto sociale», mostrava Rousseau, è con la nazione, non con l’umanità in generale. I capi dei populisti autoritari piú vicini a Robespierre, in particolare Jean-Pierre André Amar, l’ufficiale che redasse l’accusa della Convenzione nazionale contro Brissot nell’estate del 1793, simpatizzava con la lobby dei coloni bianchi piuttosto che con l’emancipazione mentre – assolutamente in linea con Rousseau27 – nessuno del circolo di Robespierre si interessò molto all’emancipazione dei neri. Per «dare una prova» del fatto che la nazione e il patriottismo contavano piú dei diritti universali dell’uomo, i montagnardi antiabolizionisti si appellavano con insistenza alla «natura» e a Rousseau. Il vero patriotisme e l’amore per la nazione, sostenevano, non possono fiorire «se non abbandonando una parte del legame che ci unisce all’intera razza umana»28. Oltre a diluire l’universalismo dei girondini, questa posizione si adattava all’obiettivo dei montagnardi di affibbiare la responsabilità per il caos a Saint-Domingue e in Martinica a Brissot e ai suoi alleati. In un discorso alla Convenzione nazionale di Parigi del 18 novembre, lo stesso Robespierre, sfoderando una delle sue piú clamorose menzogne, accusò i girondini di essere in combutta con gli inglesi e di aver deliberatamente armato gli schiavi di Saint-Domingue per rovinare le colonie francesi29.

Ad ogni modo Toussaint Louverture, all’inizio del 1794, dopo aver risolto la sua mancanza cronica di armi ottenendo nuovi rifornimenti di polvere da sparo e armi da fonti americane, cambiò idea sull’alleanza con la Spagna. A maggio, avendo capito il vero carattere dei loro ex «perfidi protettori», come spiegò giustificando il suo voltafaccia, annunciò l’alleanza militare con i repubblicani francesi. In contatto con gli agenti rivoluzionari francesi a Filadelfia e a New York, e anche sulla costa di Santo Domingo, e spiegando ai suoi uomini la differenza tra i monarchici emigrati alleati degli inglesi e degli spagnoli e i francesi «bons républicains», combatteva ora per la Repubblica30. Nel giugno del 1794 accolse con calore l’abolizione generale della schiavitú nelle colonie francesi da parte della Convenzione nazionale a Parigi e si preparò all’avvento della pace e alla possibilità di riportare l’ordine nelle colonie e renderle «fiorenti come sempre»31. Le piantagioni erano in rovina e molti cittadini, sia bianchi che neri, continuavano a essere sfollati per via delle costanti incursioni di spagnoli e inglesi e dei loro alleati emigrati32. Quando scriveva a ufficiali



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.